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Come immagino Castelluccio Inferiore nel 2025

Updated: Aug 4, 2021

Siamo nel 2025. Ci avviciniamo su un veicolo elettrico a Castelluccio. L’aria è fresca e sana. Entriamo in paese. La strada di accesso è ben curata, e offre un senso di bellezza e armonia.

Ci avviciniamo alla Filanda.


Il cammino è uno spettacolo di alberi. Ci rammenta il Cammino dei Filosofi a Kyoto, ma è ancora più bello, perché si vedono intorno le montagne del Parco del Pollino, e una recente campagna di Recupero Ambientale e Riforestazione ha reso il panorama ancora più bello.




Ci pervade un senso di idillio. Il luogo è molto speciale. Merita una menzione internazionale.


Ci sono alcuni giovani che parlano altre lingue. Sono entusiasti di andare alla Filanda, dove ci sono delle postazioni di lavoro. Sono studenti di dottorato, sono architetti, urbanisti, tecnologi, geologi...


Ci avviciniamo alla reception. Ci spiegano cosa possiamo visitare. Ci sono strutture informative interattive, che ci mostrano l’intera Valle del Mercure Lao. Ci sono immagini olografiche. Una di questa è l’Olla di Castelluccio.


Nella stessa stanza della reception ci sono due giovani che discutono di urbanistica davanti a uno schermo. Una di esse è olandese, l’altro è svizzero. Ci spiegano che sono in stage a Castelluccio, per collaborare con architetti locali. Ci dicono che ci sarà una conferenza al primo piano. Parla un grande conoscitore del Parco del Pollino, il Parco dei Parchi. Si tratta di Francesco Bevilacqua.


Il Sindaco è atteso per dare il benvenuto. Si discute di progetti di interesse della valle, e ci sono anche professori universitari in visita. Giovani e anziani assieme. Ci sono professionisti che entrano ed escono, visitatori occasionali, famiglie e soprattutto molti giovani.


Sono tutti sereni, senza stress. Al termine del cammino c’è una cascata. Al mattino, all’alba, praticanti di Aikido si recano sotto tale cascata per il Misogi. Inizialmente inconsueto, è diventato un rituale quasi quotidiano, cui i Castelluccesi si sono abituati.


Poi raggiungono il Dojo, che è una costruzione in uno stile asciutto, essenziale, in armonia con il paesaggio e con le vecchie case del borgo, che sono utilizzate dastudenti residenti di lungo periodo, praticanti che arrivano soprattutto dal Dojo di Montreaux.


Dalla Filanda si diramano cammini, che consentono di raggiungere ogni angolo della Valle. Li chiamano “i Cammini dell’Armonia”.


La sera si vedono le lucciole, che sembravano scomparse. È segno che il suolo non è contaminato dai diserbanti. Di giorno ci sono le farfalle. Nel fiume San Giovanni sono ricomparse le trote fario.


Sulle pietre cresce il muschio, e non crescono le erbacce. Alcuni dicono che tutto ciò che si vede è stato rielaborato in accordo con principi di estetica Wabi-Sabi, altri che si tratta di Feng Shui. Quest’atmosfera ha determinato il successo del Dojo.


Nel Dojo, praticanti di Aikido si esercitano. Si vedono, attraverso una grande vetrata.


L’edificio del Dojo di Castelluccio ha ricevuto un premio internazionale.


Proprio a seguito di tale premio, c’è una comunità di giovani praticanti di Aikido e di Judo che risiede a Castelluccio. Arrivano da diverse parti d’Europa, uomini e donne.


Ci dicono che sta per essere inaugurato il Mercurion Festival - International Showcase of Arts and Beauty. Ci consigliano dieci diversi posti dove andare a mangiare. Stasera suona l'Apulian Youth Symphony Orchestra, diretta da Teresa Satalino. Domani c’è un laboratorio di cantanti d'opera lirica, diretto da Stefano Conti.


Tanti edifici sono stati recuperati architettonicamente. Ne hanno parlato i quotidiani nazionali. Qui hanno lavorato docenti del Politecnico di Torino e dell' Universita' di Mangalore.


Il New York Times ha pubblicato un articolo per indicare Castelluccio come emblematico di una Best Practice nella rivitalizzazione di borghi a rischio di spopolamento.


Tutto è cominciato con poche parole, molto sentite: Laboratorio di Bellezza.


Pensate sia un sogno? No. Al 2025 manca poco. Sarà presto realtà.



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